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Cari ospiti, grandi e piccoli,
 
di fronte a voi c'è l'elenco degli animali e delle piante dell'arcipelago di Cherso-Lussino, riportati sui pannelli di orientamento distribuiti nel campeggio. Se accidentalmente svoltate in un punto sbagliato o vi perdete, non preoccupatevi! Basta seguire il percorso della vostra pianta e del vostro animale che vi condurrà alla destinazione desiderata, ovvero alla piazzola o alla casa mobile in cui siete alloggiati. In occasione del vostro arrivo al campeggio, vi suggeriamo di memorizzare  la zona dell'animale o della pianta  in cui si trova la vostra piazzola o la vostra casa mobile per orientarvi più facilmente all’interno del campeggio.

Scoprite qualcosa in più sulle piante e sugli animali  che sono elencati nei pannelli, e che potrete incontrare durante la vostra permanenza nel nostro arcipelago.

Nella scelta degli animali e delle piante a cui intitolare le zone nel campeggio di Čikat, siamo stati ispirati dall'idea che questi sono animali che potete incontrare durante il vostro soggiorno sulle nostre isole. Anche se abbiamo scelto soltanto 10 animali e 2 piante, vi assicuriamo che avrete l'opportunità di vedere molti esemplari della flora e della  fauna dell'arcipelago di Cherso -Lussino.
 
Nell'arcipelago di Cherso-Lussino ci sono più di mille specie animali e vegetali, e qui potrete saperne di più 

TARTARUGA MARINA

Le tartarughe marine sono gli unici rettili che abitano il Mediterraneo e il mare Adriatico, solo le femmine giungono a terra per deporre le uova, mentre i maschi restano in mare per tutta la vita.
L'Adriatico è una delle due aree di alimentazione e di svernamento più importanti per le tartarughe Caretta caretta del Mediterraneo. La più grande minaccia per le tartarughe marine oggi è rappresentata dalle reti da pesca fisse e da altri strumenti per la pesca - ami, palangari nei quali e a causa dei quali spesso muoiono.

Sapevate che a Lussinpiccolo esiste un centro di recupero per le tartarughe marine?

Sì, avete letto bene! Il 19 luglio 2013, l’istituto il Mondo Blu ha aperto un centro di recupero per tartarughe marine a Lussinpiccolo. Il centro di recupero per le tartarughe marine si trova nella zona ricreativa dell'Hotel Vespera, presso la baia Sunčana sull'isola di Lussino, e fa parte della rete dei centri di recupero per la conservazione delle tartarughe marine nell'Adriatico. Al centro di recupero vengono affidare tartarughe che sono state ferite e ritrovate in luoghi diversi, e il loro recupero viene monitorato fino a quando non siano soddisfatte le condizioni per il loro ritorno in mare in sicurezza.

Nell'ambito delle attività del Centro Recupero, viene organizzato il rilascio in mare di tartarughe marine recuperate, alcune delle quali vengono dotate di dispositivi di localizzazione satellitare, che consentono il monitoraggio dei loro ulteriori movimenti a scopo di ricerca.

Una delle nostre mascotte dell’Aquapark Čikat è una tartaruga marina di nome Čika.

PECORA

Animale domestico appartenente al genere Ovis e alla famiglia dei cavicorni. Si è evoluto dal muflone selvatico. Quadrupede dal corpo ricoperto di lana, erbivoro e ruminante. Vive in branco, è una specie con finalità economica che viene allevata per la carne, la lana, il latte e il formaggio. Esiste un gran numero di razze, ma nelle difficili condizioni delle nostre isole sopravvive soltanto la razza pramenka.

Isola di Cherso - casa delle "pecore di Cherso"

La pecora ha rivestito un’eccezionale importanza per gli abitanti dell'arcipelago di Cherso fin dall'antichità, mentre oggi rientra tra i marchi della ricca offerta turistica gastronomica dell'isola di Cherso.

La lavorazione della lana e la produzione di capi di abbigliamento rappresentavano un modo autoctono di utilizzare la lana a Cherso. Successivamente la lana veniva acquistata e inviata alle fabbriche tessili per essere ulteriormente lavorata. Tuttavia, negli ultimi trent'anni, l'acquisto di lana e pelli di agnello si è fermato in quanto la lavorazione della lana in Croazia, a causa della mancata redditività economica, è completamente venuta meno.

Nell'isola di Cherso vivono circa 15.000 pecore, da ognuna delle quali si ricava circa 1 kg di lana, che viene lasciata sparsa su pietre, buche, cespugli o lungo i sentieri dove danneggia il paesaggio e inquina l'ambiente.

Grazie all'associazione Ruta, negli ultimi anni è stata lavorata la lana di pecora, da cui vengono realizzati i souvenir dell'isola. Nei nostri campeggi la signora Vesna dell'associazione Ruta tiene laboratori di infeltrimento della lana per bambini e adulti. I laboratori sono sempre molto frequentati e in essi si creano diversi oggetti in lana - fiori decorativi, spille, ecc. Quest'anno, durante i mesi invernali, lo staff dei nostri campeggi in collaborazione con l'associazione Ruta ha realizzato portachiavi a forma di gomitolo di lana da distribuire agli ospiti, come piccolo segno di attenzione.

L'Associazione Pramenka di Orlec organizza la mostra della pecora di Cherso ogni luglio a Orlec sull'isola di Cherso. Nell'ambito di questo evento, viene organizzata una gara di tosatura delle pecore con le forbici a mano nelle categorie maschili e femminili, e tutti i visitatori hanno l'opportunità di assaggiare le specialità preparate con la carne dell’agnello di Cherso.

Si dice che l'agnello di Cherso sia uno dei migliori e il segreto del suo speciale sapore è legato al fatto che le pecore di Cherso sono libere di pascolare e nutrirsi di diverse specie vegetali. L'agnello di Cherso è immancabile sulla tavola delle famiglie dell'isola in ogni festività e in ogni occasione speciale.

CAPRA

Insieme alla pecora appartiene alla sottofamiglia dei caprini, alla famiglia dei cornicavi. La capra domestica discende dalle capre selvatiche. Della capra si utilizza, la carne, la pelle, il latte (più del latte di pecora) e la lana. Viene spesso chiamata la mucca dei poveri.

Viene allevata sulle isole di Cherso e Lussino. A Lussino esiste un grande gregge di capre, forse più numeroso di qualsiasi altro in Istria. A volte lo si può vedere al pascolo lungo le strade locali, allo stato brado intorno al belvedere di Providence e in altre parti dell'isola, proprio come le pecore.

La cooperativa agricola Loznati è impegnata nell'allevamento di capre e pecore, e nel suo caseificio dispongono di un impianto capace di lavorare 500 litri di latte al giorno, e producono latte acido, formaggio škripavac, formaggio semiduro vaccino e pecorino, ricotta, basa, kajmak, panna fatta in casa e latte ad uso alimentare.

DAINO

Questo mammifero, che appartiene alla famiglia dei cervi, è originario del più caldo Mediterraneo orientale. La caratteristica principale di questo tipo di cervo nei maschi è rappresentata dalle corna arrotondate e ramificate, mentre la femmina è priva di corna. Il daino è considerevolmente più piccolo del cervo nobile e non così cauto e timido.

Il daino è una specie poligama e può accoppiarsi con più femmine contemporaneamente.

Il periodo dell'accoppiamento cade a metà ottobre, quando i daini emettono i loro bramiti, che non assomigliano a quelli del cervo. Il loro bramire dura un mese (di cui 2 settimane molto intense).

L'isola di Lussino è dominata da foreste di pini, macchia mediterranea e prati verdi, soprattutto nella zona di Punta Križa e del campeggio Baldarin, dove potrete vedere non solo pecore al pascolo ma anche mandrie di daini passeggiare. A volte sanno arrivare fino al campeggio, alle piazzole dove si trovano gli ospiti, nella speranza di ricevere un bocconcino.
Lussino e Cherso sono così ricche di selvaggina che si corre il pericolo di incontrare cervi, soprattutto se si guida durante la notte.

FOCA MEDITERRANEA

Appartiene alla famiglia delle foche, molto simile alla foca comune, può raggiungere il peso di 320 kg; le femmine sono leggermente più piccole e leggere dei maschi. Probabilmente il pinnipede più raro, ma anche uno dei mammiferi più in pericolo di estinzione al mondo, è diffuso nell'Atlantico intorno all’isola di Madeira e alle Isole Canarie, e soprattutto lungo le coste e le isole del Mar Mediterraneo.

Conosciuta nel mare Adriatico fin dall'antichità, le sono stati dati vari nomi come orso dalmata,  frate di mare, uomo di mare e Adriana. Nel tempo, una serie di ragioni hanno portato a un drammatico declino della popolazione; in precedenza aveva rappresentato una preda per la pesca commerciale, soprattutto durante l'Impero Romano e il Medioevo, mentre nel XX secolo i pescatori la vivevano come una temibile concorrenza e la consideravano dannosa per le loro reti.

Si stima che la popolazione totale sia pari a poco meno di 600 individui sparsi su una vasta area. Nell'Adriatico oggi quasi certamente non esiste una popolazione indigena della foca mediterranea, ma occasionalmente alcuni individui giungono nell’Adriatico dal Mar Ionio. È una specie ufficialmente protetta in Croazia dal 1935

La comparsa della foca mediterranea nelle acque del Quarnero e del Quarnerolo è stata registrata per la prima volta nel giugno 2005, quando i ricercatori di Mondo Blu l'hanno identificata nelle fotografie scattate vicino all'isola di Silba e successivamente nelle riprese della televisione croata eseguite presso le isole di Srakane.

IL DELFINO

Il tursiope (Tursiops truncatus) è probabilmente la specie più conosciuta e più diffusa nel gruppo dei delfini (Delfinidi).

Il tursiope ha una forma del corpo affusolata ovvero idrodinamica. Il colore del corpo varia nelle tonalità dal grigio scuro sul dorso al grigio chiaro sui fianchi e bianco sul ventre. Durante l'estate quando la temperatura del mare è alta la pancia può assumere un colore rosa. I tursiopi adulti sono lunghi tra 1,9 e 4 m e pesano da 100 a 500 kg. Nell'Adriatico i tursiopi raggiungono solitamente i 3 m di lunghezza e pesano circa 200 kg. A intervalli di pochi minuti i delfini devono emergere per respirare aria. L'apertura nasale si trova nella parte superiore della testa ed è ricoperta da una valvola muscolare che funge da copertura impermeabile in fase di immersione. In cerca di pesci, i delfini tursiopi rimangono sotto il livello del mare per 4-7 minuti. Si nutrono principalmente di pesci e piccoli calamari e sono quindi spesso in diretta competizione con i pescatori.

Sono noti per la loro curiosità, motivo per cui possono rimanere impigliati negli attrezzi da pesca, in particolare nelle reti fisse, che rappresentano anche la ragione più comune della morte prematura dei membri di questa specie. Sebbene attualmente non vi sia una stima della popolazione mondiale, in base a ricerche aeree, il loro numero nell'Adriatico è stimato in circa 10.000 individui. L'inquinamento, la pesca eccessiva e la distruzione del loro habitat naturale sono fattori che riducono il numero di delfini tursiopi limitandone le possibilità di vita.

Sono animali molto intelligenti e socievoli che rientrano e nella lista mondiale degli animali in via di estinzione.

Sebbene questo numero sembri grande e sia spesso possibile vederli nel mare intorno a Lussino, sono una specie in pericolo di estinzione nel mare Adriatico. Pertanto, è stato istituito il "Mondo Blu" con i suoi tre programmi, di ricerca scientifica, di educazione e di protezione dei delfini. Questo programma si occupa della raccolta di informazioni sulla vita degli organismi marini in via di estinzione.

I delfini tursiopi di Lussino sono i più famosi delfini dell'Adriatico perché la ricerca e lo studio ad essi relativi procede da tre decenni. Trascorrono tutta la loro vita nel Quarnero e i ricercatori li conoscono per nome. La comunità dei delfini tursiopi di Lussino è relativamente piccola, il numero stimato di individui è pari a circa 200. I delfini più vecchi di Lussino, come Vivian, Tac e Mida, hanno più di 30 anni!

Da quasi 30 anni a Lussingrande ogni primo fine settimana di luglio si tiene la Giornata dei delfini, un evento tradizionale che richiama l'attenzione del pubblico sui problemi della protezione marina e, naturalmente, dei delfini.

Durante la vostra permanenza al campeggio, non perdete il tour di osservazione dei delfini che potete prenotare presso la nostra reception. Gli esperti skipper del Mondo Blu vi accompagnano in un’uscita di 4 ore e l’incontro con i delfini è quasi garantito! Se ciò non dovesse accadere, avrete la possibilità di partecipare gratuitamente alla prossima uscita. Dopo il tour, potrete visitare il Centro di educazione marina di Lussino e conoscere meglio questi affascinanti animali.

La seconda delle nostre due mascotte dell’Aquapark Čikat è un delfino chiamato Čiki.


MACAKLIN (GECO)

Macaklini - marchio protetto dell'isola di Lussino
Il macaklin è una specie protetta di lucertola che vive sull'isola di Lussino. Distinguiamo due tipi di macaklin: macaklin domestico e macaklin da parete. Il macaklin domestico o tarantola è un animale notturno, di colore rosa ricoperto di squame, che ricordano le verruche. Il macaklin è un animale estremamente agile, attivo di notte, che si arrampica su superfici completamente verticali grazie alla sostanza appiccicosa che ha sulle dita. Queste lucertole, come altre lucertole della famiglia dei gechi, non hanno le palpebre. Cambiano colore a seconda dell'ambiente, e quando entrano in casa diventano trasparenti. La loro distruzione è illegale e perseguibile dalla legge.
 
A causa della superstizione secondo la quale il geco sarebbe velenoso, il suo più grande nemico è l'uomo. Tuttavia, questo è un animale completamente innocuo e insolitamente utile perché si nutre di zanzare, ragni, mosche e altri insetti. Il macaklin è una lucertola appartenente alla famiglia dei gechi. In Sicilia si dice che la permanenza dei gechi in una casa o su un terreno sia segno che il proprietario è un brav'uomo.
 
Durante il vostro soggiorno sull'isola, passeggiando di sera per le vie di Lussino, quasi sicuramente li incontrerete!

STELLA MARINA

La stella marina (Asteroidea) è in realtà un riccio di mare, cioè un animale marino che vive sul fondo del mare.

La stella marina appartiene al gruppo degli invertebrati marini e dei ricci, e comprende circa duemila specie animali diverse. La stella marina ha un corpo appiattito da cui si diramano le braccia, precisamente cinque, ma esistono anche specie che ne hanno più di cinque. Sul lato del corpo dove si trova il ventre si trova anche la bocca, e si muovono per mezzo di zampette, disposte parallelamente nella parte inferiore delle braccia.

Le stelle marine vivono sul fondo del mare. Sebbene sembrino immobili, si muovono, seppur lentamente. Il sistema utilizzato dalle stelle marine per muoversi è un particolare sistema idraulico . La stella si muove spingendo nelle onde centinaia di minuscole zampette quando si riempiono d'acqua e che si rilassano quando questa esce. Le zampette, che presentano delle verruche, fungono da branchie e il sistema di flusso dell'acqua serve anche a scambiare i gas, ovvero a respirare.

Le troviamo nei mari di tutto il mondo, e nell'Adriatico risultano essere le specie più diffuse la stella pettine maggiore, la stella marina spinosa minore e la stella marina pentagonale (Anseropoda Placenta). Le stelle marine sono una parte importante della fauna del mare Adriatico, un animale protetto dalla legge.

Esistono stelle marine di entrambi i sessi. Si riproducono rilasciando uova e sperma nell'acqua. Si formano le larve, che prima galleggiano nell'acqua e poi scendono sul fondo e si trasformano in animali adulti. Nei fondali intorno all'isola di Lussino vivono una ventina di specie di stelle marine, le più famose delle quali sono la stella marina rossa, la stella pettine maggiore, la stella marina spinosa minore, la stella marina spinosa, la stella marina pentagonale, la stella arancio e la stella serpentina.

Lo sapevate che le stelle marine hanno gli occhi?
Si trovano all'estremità di ogni braccio, ma la loro vista è molto scarsa, si ritiene che vedano circa 200 pixel, probabilmente appena sufficienti per delineare approssimativamente i bordi del fondale.
Ed ecco alcune cose più interessanti sulle stelle marine che probabilmente non sapevate:

  • Le stelle marine non hanno cervello, e nemmeno sangue.
  • Il loro sistema nervoso risiede nelle loro braccia e il loro "sangue" è acqua di mare filtrata.
  • Vive nelle profondità del mare, ma ama camminare fino alle secche e alla riva.
  • Sebbene sembri innocuo, in realtà è un vero predatore, di cui i crostacei hanno moltissima paura
  • Nel caso in cui restino senza un braccio, presto ne crescerà uno nuovo al posto di quello vecchio.
  • Alcune stelle marine possono persino rigenerare l'intero corpo da un pezzettino di braccio.
C'è un'altissima possibilità di incontrarle durante le immersioni, ma considerando che sono protette dalla legge, vi consigliamo di non portarle in superficie.

GRIFONE EURASIATICO 

Il grifone eurasiatico (lat. Gyps fulvus) è una specie di rapace della famiglia dei falchi ed è una specie protetta. I grifoni sono uccelli altamente coloniali e possono nidificare in colonie che nel mondo contano fino a 150 coppie. I grifoni sono anche una delle specie di uccelli più grandi del mondo e la più grande della Croazia, con un'apertura alare da 240 a 280 cm, un'altezza fino a 110 cm e un peso negli esemplari adulti che varia da 7 a 12 chilogrammi.

Oggi, i grifoni in Croazia nidificano unicamente sulle isole del Quarnero di Cherso, Veglia, Prvić e Plavnik, quindi la loro popolazione è spesso chiamata del Quarnero. La popolazione del Quarnero oggi conta circa un centinaio di coppie.

Sebbene i grifoni vivano in altri paesi, come Spagna, Francia, Italia, Serbia, Grecia e Bulgaria, la popolazione del Quarnero è unica al mondo perché gli uccelli nidificano qui sulle scogliere a picco sul mare, mentre negli in altri paesi per lo più nelle zone montuose.

I giovani grifoni, dopo i primi voli, soggiornano per breve tempo nel Quarnero.  "Vagabondano" in Europa, e persino in Africa, e intorno al quarto o quinto anno, quando diventano sessualmente maturi, tornano sulle scogliere del Quarnero per trovare un partner stabile e fare il nido. Gli avvoltoi fanno il loro nido con un diametro da 60 cm a 1 metro su lastre di pietra. Partecipano alla costruzione entrambi i genitori e la femmina depone un solo uovo di circa 10 centimetri di diametro tra dicembre e gennaio, di cui si prendono cura insieme. I grifoni, come alcune altre specie di uccelli, sono legati al loro compagno per tutta la vita.

Il grifone Oštro dell'isola di Cherso ha percorso 18.000 chilometri durante i suoi cinque anni di peregrinazione. Migliaia di animali, principalmente giovani, svernano in Africa, raggiungendola sorvolando Gibilterra e il Bosforo. In tal modo, arrivano a sud fino in Senegal, Mali e Niger, oltre che in Sudan ed Etiopia. Vola a una velocità che può raggiungere 120 km/h, anche se durante la ricerca di cibo di solito vola, senza sbattere le ali, a una velocità di 40-60 km/h.

Nel comune di Beli sull'isola di Cherso, nell'ex edificio della locale scuola elementare, c'è un Centro per i visitatori e una casa di recupero per grifoni. Consigliamo assolutamente una visita al centro! 

LAVANDA

Lavanda deriva dal latino lavare che significa appunto lavare, è una pianta del genere Lavandula L. che comprende 39 specie. Pianta arbustiva selvatica dal riconoscibile colore viola è resistente, bella e profumata, cresce su tutta la nostra costa, anche in luoghi difficilmente raggiungibili.

La lavanda è una pianta popolare che viene spesso piantata nei giardini perché attira api e farfalle, favorendo l’impollinazione delle altre piante che crescono vicino ad essa. Per fiorire, la lavanda ha bisogno di molto sole, mentre l’acqua non è così necessaria.

Nel corso della storia, la lavanda è stata spesso utilizzata come mezzo per lavare il viso, il corpo e il bucato e, grazie alla sua fragranza e gli oli essenziali, è apprezzata anche come pianta officinale. Le sue proprietà benefiche nella medicina popolare venivano sfruttate in parte nella preparazione di un tè che lenisce disturbi come indigestione, raffreddore e crampi muscolari, e serviva anche come coadiuvante nei problemi respiratori.

L'olio essenziale di lavanda viene ancora spesso usato in caso di mal di testa, ustioni e simili problemi alla pelle. L'olio di lavanda è un mezzo di primo soccorso ideale. Ha lo stesso effetto dell'alcol, ma non brucia. È stato dimostrato che la lavanda ha un effetto calmante e può essere utilizzata come rimedio contro l'irrequietezza e l'ansia.

La lavanda veniva a volte posta sui cuscini o bevuta come tisana prima di coricarsi come rimedio per l'insonnia. Il tè è inoltre un buon rimedio contro il gonfiore e i disturbi di stomaco.

La lavanda è diffusa in tutto il nostro arcipelago e Lussino è un'isola particolarmente profumata. Un luogo imprescindibile durante una visita a Lussino è il Giardino dell'isola profumata (3551 m2) che rivela tutta la ricchezza dei suoi profumi. Nel giardino crescono oltre 250 specie profumate di piante selvatiche, ecco perché l'arcipelago di Cherso-Lussino ha un profumo così intenso! Inoltre, accanto a un piccolo negozio di souvenir, nel giardino è possibile assaggiare qualcosa dall'offerta gastronomica locale, nonché acquistare autentici souvenir. Il giardino profumato è il luogo perfetto per rilassarsi, quindi dovete assolutamente visitarlo!

Nell'offerta benessere degli alberghi del gruppo Jadranka potete trovare diversi trattamenti rilassanti basati sull'uso di cosmetici alla lavanda. Raccolte prima della fioritura, le foglie di lavanda fresche o essiccate vengono utilizzate in gastronomia come spezia per piatti a base di pesce o di agnello.

La famiglia Velčić di Cherso possiede un campo di lavanda nascosto, non lontano dalla strada che collega il porto dei traghetti Merag con Cherso. Nella raccolta dei fiori e delle foglie di circa un migliaio di cespugli di lavanda, li aiutano i loro amici. La lavanda viene distillata nella distilleria di Martinšćica presso la famiglia Kučić, dove si ottiene olio essenziale e idrolato. Producono inoltre macerato di lavanda, sacchetti di fiori secchi e mazzi di fiori. Un prodotto a loro particolarmente caro è il "Pendente profumato", che consiste in un fiore di feltro di lana e una bottiglia di olio essenziale, che hanno ideato insieme a Vesna Jakić dell'associazione Ruta.


MIRTO

Mirto (lat. Myrtus), genere minore della famiglia delle Myrtacee a cui oggi sono attribuite due specie, il mirto comune (Myrtus communis) della parte europea del Mediterraneo e il mirto sahariano Myrtus nivelii della parte desertica settentrionale dell'Africa.
I frutti di mirto sono commestibili e il sapore è dolce ma resinoso. Con la distillazione (distilleria OPG Gverino Kučić presso Martinšćica sull'isola di Cherso) di giovani foglie di mirto si produce un olio essenziale che viene utilizzato nei trattamenti di aromaterapia che potete trovare nell'offerta dei nostri centri benessere.
 
Il mirto è una delle 50.000 piante che adornano il nostro campeggio di Čikat.
 
Pianta sempreverde e arbustiva è una presenza comune sull'isola di Lussino. Presenta fiori bianchi e piccoli frutti blu. Il mirto è una pianta selvatica, dai frutti commestibili che maturano in autunno, quando non sono presenti piante erbacee. Trasformato in succo, composta o marmellata, rappresenta una riserva di energia per l'inverno. È ricco di carboidrati e ha un alto valore energetico. Pertanto, in tempi di scarsità sull'isola, veniva spesso utilizzato essiccato e macinato in sostituzione dei cereali, e mescolata con un po' di mais nell’impasto del del pane. Il mirto è una delle spezie base dell'isola, è anche una delle piante che possono essere utilizzate contro la malattia "popolare" del XXI secolo - lo stress. Inoltre protegge il fegato dagli effetti nocivi delle tossine e dei farmaci.
Durante il vostro soggiorno sull'isola potrete raccogliere le bacche di mirto e realizzare il vostro liquore secondo la seguente ricetta:
LIQUORE DI MIRTO 
Ingredienti: 500 gg di bacche di mirto mature, 1 lt di alcool (90%), 40 dcl di acqua, 400 gg di zucchero oppure 500 gg di miele. Preparazione: Lavate i frutti di mirto in acqua. Versate l'alcol in un barattolo scuro, mettete la frutta e lasciatela nel liquido per 30 giorni. Aggiungete abbastanza alcol per coprire i frutti. Filtrate il liquido con un colino e premete leggermente la frutta affinché rilasci il succo. Filtrate attraverso una garza spessa o un asciugamano di stoffa. Fate bollire l'acqua e lo zucchero per tre minuti e lasciate raffreddare. Aggiungete lo sciroppo all'alcol, versate nelle bottiglie e tappare. (ricetta di Adrijano Nikolić)
 


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